Il porro risale all’epoca degli antichi egizi, che apprezzavano le sue qualità disintossicanti ed idratanti. È un ortaggio facile da coltivare, adatto all’orto biologico. Appartiene alla famiglia delle liliacee, è resistente e si adatta a diversi tipi di clima. Si raccoglie quasi tutto l’anno e non ha bisogno di cure particolari. Una vera e propria ricchezza per il nostro orto, soprattutto nei mesi in cui non ci sono altre colture.
Il porro, è molto versatile in cucina ed è usato per arricchire ed aromatizzare diverse pietanze.
Quando seminare i semi di porro?
Il periodo di semina, anche se dipende dalla tipologia che acquistiamo, è la fine dell’inverno, generalmente il mese di febbraio.
Prima di mettere a dimora i semi si prepara il terreno. In gergo, si vanga; lo scopo è quello di rendere uniforme la terra e pulirla dalle erbe infestanti. In questo modo sarà più permeabile. Durante la vangatura, è consigliabile concimare, in modo che i semi possano trovare un terreno ricco di sostanze nutritive. Possiamo utilizzare un concime organico o del compost derivato dagli scarti alimentari.
Meglio evitare la semina diretta e partire con un semenzaio. In piccoli vasetti o nei contenitori appositi, si piantano i semi. Dopo 15-20 giorni si vedrà spuntare la piantina e solo dopo un mese si potrà mettere a dimora nel terreno. I buchi dovranno essere profondi almeno 30 cm ed ogni piantina dovrà avere una distanza di 10-15 cm. Al trapianto deve seguire un’irrigazione profonda effettuata sul terreno e non sulle giovani foglie. I primi mesi, le piantine andranno bagnate con regolarità per favorire il radicamento.
Come far diventare grossi i porri?
Con piccole attenzioni si otterranno buoni risultati. Il terreno intorno alle piante dovrà essere ben pulito dalle erbacce e da piante spontanee che ruberebbero luce e risorse all’ortaggio. Per aumentare la parte bianca del porro, che è quella più saporita e più utilizzata in cucina, si dovrà rincalzare almeno tre o quattro volte durante il ciclo colturale, ovvero, spostare della terra verso la base della pianta, togliendo luce al fusto basso. Per proteggere le piantine dall’attacco di parassiti, si possono piantare i porri vicino alle carote, si proteggeranno a vicenda dagli attacchi degli insetti e si eviterà l’uso di prodotti chimici,
Il porro è definito l’ortaggio della pazienza perché ha una germinazione lenta, generalmente un seme impiantato a febbraio potrà essere raccolto a maggio dell’anno successivo. Ma tutta questa attesa, regalerà molte soddisfazioni al vostro orto ed ai vostri piatti.