In India è stato indetto un concorso internazionale per riqualificare lo slum di Dharavi, una vecchia baraccopoli della città. L’intento è quello di contrastare il degrado e la povertà tipica di una massa di persone sistemate a vivere in una baraccopoli.
Di certo non sarà un lavoro semplice e sembra che i progetti presentati abbiano ricevuto più critiche che lodi. In particolare ve n’è uno che ha destato non poche perplessità. E in effetti si tratta di un’idea assai bizzarra.
Viene dallo studio di Barcellona CRG Architects il quale propone di sostituire le vecchie baracche con container multicolor da impilare uno sull’altro tanto da costruire due enormi grattacieli. Si tratterebbe di riusare materiale già sul luogo, cioè lo stesso di cui sono fatte le baracche.
Il grattacielo si chiamerebbe Containerscraper. Già il nome la dice lunga. Verrebbe costruito con 2.400 container e posizionati uno sopra l’altro, per 139 piani. Ci sarebbe posto per circa 5.000 persone.
2.400 container posizionati in modo sistematico, uno sopra l’altro, per 139 piani
L’altezza sarebbe davvero notevole, tanto che il “grattacielo dei poveri” verrebbe visto da tutte le parti della città. La Barcellona CRG Architects sostiene che il Containerscraper sarebbe la soluzione ideale per alloggi convenienti in aree ad alta densità demografica.
Risolverebbe un problema annoso per molte città indiane. I contenitori sono pensati in acciaio con una struttura in calcestruzzo. Dovrebbero essere due torri cilindriche: una di 400 metri di altezza e l’altra 200 metri. Si prevedono sia piccoli appartamenti, monolocali che soluzioni abitative più grandi.
Ciò che caratterizzerebbe il progetto da un punto di vista estetico non è solo la particolarità dell’altezza ma anche del colore. Gli architetti infatti hanno pensato di stemperare l’impatto volumetrico dei due grattacieli dando loro dei colori che vanno dal giallo, al rosso al viola. Il progetto è ancora al vaglio della commissione e chissà che in futuro il grattacielo container non divenga una delle attrattive più singolari al mondo.