La scelta del pavimento per la nostra cucina non è una scelta da sottovalutare. Infatti il pavimento, soprattutto in cucina, è un elemento essenziale per la funzionalità, la comodità e anche l’aspetto dell’ambiente. Questa guida è adatta a chi sta creando la propria cucina, o la sta ristrutturando, ma anche a chi è curioso e vuole apprendere qualche nuova idea in vista di un possibile restyling della propria zona kitchen.
Ricordiamoci inoltre che il pavimento della cucina deve essere scelto in base a tanti fattori. In primis l’aspetto che deve avere, anche basandosi sul resto della pavimentazione della propria casa. Altro elemento fondamentale da tenere sott’occhio è certamente la facilità di pulizia della superficie. Come sappiamo la cucina è per forza di cose l’ambiente più a rischio in termini di sporco e pasticci, può cadere un qualsiasi tipo di alimento e anche di bevanda (tra cui alcune corrosive come la coca cola).
La prima possibilità che ci troviamo di fronte al momento della scelta del pavimento per la nostra cucina è il laminato. Il laminato è un’ottimo scelta per chi ha bisogno di risparmiare, quindi punta all’economicità ma senza escludere la qualità. Ha una buona resa ed è facile da posare, quindi anche un lavoro fai da te potrà portarvi la nuova cucina in poco tempo. Resistente ai graffi e alle macchie, e se si rovina si può sostituire il pezzo singolarmente. Lo svantaggio è estetico, nettamente meno elegante del legno vero e reale.
Il legno vero e reale è la seconda possibilità che abbiamo per pavimentare la nostra cucina. Di certo contribuirà a trasformare la nostra cucina in un ambiente rustico. La sua scelta, definibile classica, donerà calore alla cucina e la renderà più accogliente. Esteticamente indiscutibile, il legno è parecchio costoso e richiede tanta manutenzione.
Pavimento cucina: guida alla scelta del miglior materiale
Terza possibilità per mettere qualcosa alla base della cucina è il pavimento di tipo industriale. Il pavimento cementato, prima utilizzato solo per gli esterni, ora sempre più diffuso in casa, è di certo un’ottima scelta. Manutenzione semplice e veloce, non necessita di particolari pulizie e può essere facilmente abbinato. Lo stile industrial è certamente quello con cui si sposa meglio.
Lo svantaggio del cemento c’è. Infatti se in futuro avrete voglia di cambiare arredamento, avrete poca se non nessuna scelta, visto che il cemento si sposa con poche, pochissime linee di tendenza. Al contrario, ad abbinarsi bene a più stili vi è la pietra.
Il pavimento in pietra, alla pari del legno, è un classico. Rende elegante e di qualità l’ambiente. In termini di manutenzione richiede poche accortezze rispetto al legno, ed è più resistente. Le difficoltà che incontrerete sono la dispendiosità e la complessità nella posa.
Qual è il pavimento migliore da mettere in cucina?
Quinta e penultima scelta è la ceramica. La ceramica è la scelta con più vantaggi tra le sei, soprattutto perché varia. Infatti è disponibile in tanti colori, dimensioni e motivi, e inoltre è più economica di legno e pietra oltre ad essere più facile da pulire. Non è molto resistente e in fase di posa richiede molta accortezza.
Molta accortezza in fase di posa è richiesta anche per il marmo. Il marmo è di fatto un materiale di estrema eleganza, utilizzato spesso per creare atmosfere formali, soprattutto per ricevere gli ospiti.
Il materiale è molto costoso, infatti scegliendo il pavimento per la cucina in marmo andrete incontro ad un vero investimento, ma di sicuro non ve ne pentirete. Esteticamente è da considerarsi sempre elegante e perfetto.